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PM10 o polveri sottili, di cosa si tratta?

Conosciute anche come polveri sottili o particolato atmosferico, sono un insieme di sostanze inquinanti che rimangono sospese nell’aria avendo dimensioni microscopiche. Le polveri sottili possono essere:

  • solide o liquide
  • di origine naturale (pollini, polveri ecc. ) o antropica (residui combustione, polveri traffico, ecc.)

La sigla PM10 sta ad indicare una delle tante sostanze in cui viene classificato e registrato il particolato a livello microscopico. La pericolosità delle polveri sottili è direttamente proporzionale alla dimensione: per le PM10, le particelle hanno un diametro inferiore o uguale a 10 micrometri. Tutti questi elementi, dispersi nell’atmosfera, sono in grado di causare gravi danni all’apparato respiratorio. Le polveri sottili vengono eliminate dall’atmosfera grazie alla pioggia e al vento.

Qualità dell’aria e i rischi per la salute

Il particolato influisce soprattutto sulla qualità dell’aria: le polveri fini e ultrafini sono leggerissime, e pertanto, una volta sospese nell’aria, vi restano a lungo.

Il tempo di sedimentazione al suolo varia in funzione del loro peso (più sono piccole, meno pesano), e per le particelle di dimensioni inferiori a 2,5 micron sono necessarie di molte ore. Per questo, in assenza di vento e di precipitazioni, come spesso accade nelle nostre città, elevati livelli di polveri sottili possono persistere , e accumularsi, anche per periodi di settimane.

A seconda delle loro dimensioni, questi composti possono aumentare il rischio di contrarre tumori. I PM inferiori ai 2.5 micrometri sono quelli più pericolosi, in quanto sono in grado di attaccare i bronchi in profondità, mentre i PM10 raggiungono facilmente la parte superiore dei bronchi, la cavità orale e quella nasale. Come riportato dall’OMS, l’esposizione alle polveri sottili sarebbe la causa di circa 2 milioni di morti per cancro: l’esposizione ad elevate concentrazioni può aggravare la salute cardiocircolatoria e le malattie respiratorie.

Il comune di Brescia e le stazioni ARPA

Il comune di Brescia ha affrontato questo problema con l’istituzione di diverse limitazioni riguardo la circolazione dei veicoli a motore, oppure ponendo delle soglie sull’uso del riscaldamento casalingo.

Grazie all’Arpa – Lombardia,  vi è una rete di rilevamento della qualità dell’aria; è costituita da cinque stazioni fisse sparse sul nostro territorio (Brescia, Sarezzo, Rezzato, Villaggio Sereno e Odolo) che forniscono dati ad intervalli regolari sulla qualità dell’aria. Le specie di inquinanti monitorate sono NOX, SO2, CO, O3, PM10, PM2.5 e benzene. A seconda del contesto ambientale monitorato varia la tipologia di inquinanti di cui è necessario regolare la concentrazione.

La qualità dell’aria per essere considerata “buona” non deve superare il valore di 50 µg/metrocubo per più di 35 volte/anno.

-> Ogni cittadino può accedere alle ultime registrazioni e monitorare di dati: https://www.arpalombardia.it/temi-ambientali/aria/stazioni-fisse/.