Science

AMIANTO

Il nome amianto, o asbesto, si riferisce ad un insieme di sei minerali, appartenenti al gruppo dei silicati, che si trovano in natura in più parti del mondo. L’amianto è un materiale particolarmente fibroso e se anche se le composizioni possono varie solitamente è composto da: crisotilo, crocidolite, amosite, antofillite, tremolite e actinolite. Tra queste, il crisotilo e l’amosite sono le sostanze più utilizzate. Il termine deriva dal greco Amiantos che significa “incorruttibile”. Le fibre di amianto che si trovano in natura sono microscopiche, ma sono estremamente flessibili, resistenti al calore, al fuoco, alle reazioni chimiche, facilmente mescolabili con altri materiali e ed economiche. Grazie a queste proprietà, l’amianto, è stato utilizzato per molti anni in svariati ambiti commerciali e industriali (isolante, copertura di edifici sotto forma di eternit, tubazioni, guarnizioni, freni del treno, pavimentazione sotto forma di linoleum, tessuti ignifughi ecc…).

La forza dell’amianto, combinata con la sua resistenza al calore, gli ha permesso di diventare un primo materiale di scelta tra una varietà di prodotti, per esempio, è stato utilizzato per la costruzione di tegole, piastrelle, materiali per il soffitto e per i pavimenti, composti di cemento, prodotto tessili e automobilistici. In Italia esisteva una grossa miniera in Piemonte, oggi chiusa per la bonifica, e il boom di amianto si è registrato tra il 1960 e 1690. Già nel 1983 ci si accorge della pericolosità dell’amianto, e con una direttiva ne viene vietato l’utilizzo nell’edilizia, ma solo nel 1992 ne viene vietata la produzione e il commercio. L’amianto risulta essere molto pericoloso per la salute e la sicurezza delle persone, infatti oggi è classificato come sostanza cancerogena e tossica. La sua composizione e le sue proprietà, che in passato hanno reso l’amianto molto desiderabile per i produttori e i costruttori, sono purtroppo anche la causa del suo pericolo. Le fibre di amianto essendo microscopiche (0.02 approssimativamente il diametro di un capello) possono essere facilmente inalate, e una volta inalate, si aggrappano al sistema respiratorio, ovvero ai polmoni e a tutti i tessuti circostanti. Una volta “incastrati” non possono essere espulsi facilmente dal corpo, perché si attaccano saldamente ai tessuti molli interni del corpo. L’amianto provoca il tumore chiamato mesotelioma. Essendo stato utilizzato in tantissimi prodotti domestici, commerciali, industriali, centinaia di migliaia di persone sono state esposte all’amianto a seguito del suo uso estensivo. Non esiste un livello di esposizione all’amianto sicuro, tutti coloro che sono stati esposti all’amianto sono a rischio di complicazioni alla salute respiratoria.

I tipi di amianto, in base alla loro composizione, sono:

  • Crisotilo: è il tipo più comune di amianto, ed è l’unico che è ancora estratto. Il crisotilo è stato utilizzato ampiamente in tutti i paesi sviluppati per la costruzione di edifici. Essendo il tipo di amianto più utilizzato, esso rappresenta anche il maggior pericolo per la salute delle persone. Purtroppo, nel mondo, ci sono ancora aziende che lo utilizzano e ne vantano la sua sicurezza. È utilizzato come isolante, ed è stato ampiamente utilizzato a bordo delle navi della Marina durante la seconda guerra mondiale.
  • Amosite: è un altro tipo di amianto che ha avuto una produzione commerciale, è l’amianto “marrone”. Negli ultimi 10 anni non è più in commercio, ma essendo stato utilizzato ovunque, molte persone ne sono state esposte durante il picco di utilizzo. Il materiale amosite è stato impiegato come isolante acustico, come anticondensa, in molti edifici e fabbriche. Ora il suo uso è vietato in molti paesi.
  • Tremolite: è associato allo sviluppo del tumore mesotelioma maligno e ad altri tumori amianto-correlati. È composto prevalentemente da magnesio e può variare da bianco sporco a un colore verde scuro.
  • Crocidolite: questo amianto “blue” è più duro e fragile rispetto ad altri tipi di minerale e può rompersi facilmente, liberando fibre aghiformi, molto pericolose perché facilmente inalabile.  La crocidolite, senza dubbio, è la forma più letale di amianto. È stato utilizzato spesso per filati, corde e come rinforzo per le materie plastiche.  
  • Antofillite: è composto prevalentemente da ferro e magnesio. Le sue fibre sono note per essere lunghe e flessibili, può essere trovato in molte miniere di talco ed è stato associato ad alcuni disturbi respiratori, ma non con il mesotelioma. Non è un materiale molto utilizzato, ma potrebbe essere trovato in alcuni prodotti di cemento e materiali isolanti.
  • Actinolite: composto prevalentemente da magnesio, l’amianto actinolite è estremamente raro, il colore varia dal bianco al marrone scuro. Non è noto per essere stato utilizzato in prodotti di consumo.  

Visto il suo uso e la sua collocazione, l’amianto è stato pericoloso per moltissime professioni e occupazioni negli anni precedenti al 1990. Alcune professioni a rischio sono per esempio:  

  • meccanici;
  • fabbri;
  • carpentieri;
  • lavoratori edili;
  • gruisti;
  • muratori;
  • elettricisti;
  • operai in cantieri navali;
  • vigili del fuoco;
  • lavoratori in impianti industriali;
  • isolatori;
  • lavoratori metalmeccanici;
  • imbianchini;
  • stuccatori;
  • idraulici;
  • addetti alla ferrovia;
  • saldatori.

L’esposizione all’amianto è senza dubbio pericolosa, tuttavia non tutti i prodotti contenenti amianto sono direttamente pericolosi, perché per essere pericoloso, le fibre devono essere inalate. Per cui i composti compatti, intatti, non friabili di amianto quali cemento, piastrelle o altri prodotti, non rappresentano un pericolo immediato, anche se bisogna prestare attenzione alle schegge e al momento della demolizione. Se si hanno respirato delle fibre di amianto per un lungo periodo di tempo, è possibile sviluppare malattie come cancro ai polmoni, mesotelioma e asbestosi; per cui se avete lavorato a stretto contatto con la sostanza è importante consultare un medico. A volte i sintomi possono presentarsi anche 20-40 anni dopo l’esplosione alla sostanza tossica.

E a Brescia?

Nel suo periodo di maggior utilizzo l’amianto è stato utilizzato anche sul territorio bresciano, negli ultimi anni il comune, in collaborazione con le ditte specializzate in smaltimento e consulenza di rifiuti speciali (come MALU Srl), si sta impegnando a procedere al suo smaltimento e debellamento il più velocemente possibile.

Sul sito dell’Asl di Brescia si possono trovare esatte indicazioni su cosa fare in caso di contatto e presenza di amianto nelle vicinanze della propria abitazione. Per quanto riguarda la normativa si fa riferimento alla legge Regionale n. 17/03 ed al Piano Regionale Amianto (PRAL), che hanno come obiettivo:

  • Salvaguardia del benessere delle persone rispetto all’inquinamento da amianto.
  • Prescrizione di norme di prevenzione per la bonifica dell’amianto.
  • Promozione di iniziative di educazione ed informazione finalizzate a ridurre la presenza di amianto. (http://www.aslbrescia.it/bin/index.php?id=2137).

Anche sul comune di brescia si possono trovare indicazioni sul suo trattamento http://www.comune.brescia.it/servizi/ambienteeverde/Ambiente/Pagine/amianto.aspx.

Blogger: MR
Revisore: FN